Di Maria Torrisi

 

 

 

 

Per la Sicilia sarà uno degli eventi destinati a destare grande interesse, curiosità e partecipazione. La sua carica attrattiva catalizzerà l’attenzione non soltanto del largo pubblico dei turisti e dei visitatori, ma catturerà l’interesse di imprenditori e commercianti che già pregustano i frutti dell’esposizione sotto i riflettori in una grande vetrina. Ben oltre un migliaio di cuochi giungeranno da tutte le parti d’Italia per concentrarsi a Catania e celebrare in grande stile la XXX edizione del Congresso nazionale della Federazione. Per il territorio ospitante sarà una vera festa perché accanto agli appuntamenti statutari, con il rinnovo delle cariche negli organi elettivi, gli chef non mancheranno di mettere a disposizione la propria arte. E così, nei tre giorni e in più punti della città, saranno montate cucine e allestiti banchetti che sapranno catturare l’attenzione, coinvolgere e ammaliare il palato, la vista, ma anche le emozioni del grande pubblico. L’evento, già fissato per il 31 marzo, l’1 e il 2 aprile 2019 a Catania, è stato presentato ufficialmente dai vertici della Fic, dagli amministratori comunali di Catania e dal presidente dell’Urcs, a nome di tutti i presidenti provinciali, durante la manifestazione di settore “Taormina Gourmet”.“La cucina è cultura – ha esordito il presidente della Fic Rocco Pozzulo – e i cuochi sono gli ambasciatori del gusto. Visto che questa edizione del Congresso nazionale si svolgerà nella splendida Sicilia, terra di accoglienza, di cultura, col più alto numero di cuochi iscritti e con una grande vocazione turistica, non mancheranno le visite ai siti archeologici e ci sarà anche una serata di lirica e pasticceria all’interno del Teatro Massimo Bellini”. L’edizione 2019 del congresso della Fic si snoderà infatti in più sedi, abbracciando idealmente tutta la città: alle Ciminiere saranno ospitati i lavori del Congresso, insieme alle aree espositive, ai cooking show e ai talk show; al Teatro Massimo Bellini si svolgerà una raffinata serata musicale; mentre la Villa Bellini sarà la scenografica cornice per la manifestazione “Cibo Nostrum” che quest’anno trasloca da Taormina. Qui gli chef siciliani, con stand differenziati per singola provincia, ma anche i cuochi provenienti dalle altre regioni d’Italia, offriranno un’ampia selezione di piatti realizzati con i migliori prodotti locali e trasferiranno ai visitatori conoscenze e suggestioni riempiendo la città di profumi e sapori, ma anche di quella contagiosa allegria che caratterizza gli eventi collegati alla celebrazione del gusto e del cibo. “E’ la terza volta che il Congresso nazionale dei Cuochi si svolge in Sicilia – ha ricordato Domenico Privitera presidente dell’Urcs – ma l’ultima volta risale a ben 16 anni fa, mentre per la prima bisogna risalire al 1979. Tanta strada è stata fatta fin qui, non esclusivamente a livello sindacale, ma per procedere oltre verso nuovi traguardi, difendendo la categoria e onorando la giacca che indossiamo, bisogna credere, condividere e rinvigorire i valori dell’amicizia, del rispetto e della collaborazione. E questo congresso vuole offrire anche questa occasione”. “Una iniziativa così vasta come questa che ci apprestiamo ad ospitare – ha dichiarato l’assessore alla Cultura e ai Grandi Eventi della città di Catania Barbara Mirabella – non può che rafforzare il nome della città di Catania, spingere il turismo e anche l’economia. Offriremo tutto l’appoggio necessario perché questi sono i veri Grandi Eventi che il Comune è lieto di sponsorizzare”. “Ci sarà una cena di gala per mille o forse mille e 200 ospiti – ha incalzato Seby Sorbello, presidente di Fic promotion – e un appuntamento culturale al Teatro Bellini, ma poi tanti momenti di formazione e di confronto per i cuochi. Siamo già a lavoro da mesi perché questo è un evento nazionale che ha bisogno di una forte squadra”. I numeri che si prevedono sono davvero interessanti e fanno immaginare una città in festa, con strade e piazze attraversate da centinaia di cuochi in divisa, inondate di profumi e ricca di iniziative. E l’attesa è già cominciata.

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