Sicilia: “Io, Renato Guttuso”
Lo scorso 24 ottobre, negli spazi della Società Operaia di Mutuo Soccorso di Modica, dov’è allestita la mostra “Io, Renato Guttuso”, si è svolto l’evento “Io, Renato Guttuso. Un viaggio tra arte e cucina”, ideato e realizzato da Sikarte in collaborazione con lo chef Claudio Ruta dell’Associazione Provinciale Cuochi Iblei e patrocinata dall’Unione Regionale Cuochi Siciliani attraverso il compartimento Giovani della Federazione Italiana Cuochi guidato dallo chef Ermando Paglione. La manifestazione, nata come progetto didattico collaterale alla mostra, ha unito in un’unica esperienza arte, formazione e gastronomia, offrendo ai giovani studenti un’occasione di crescita e ispirazione nel segno del grande maestro siciliano. All’iniziativa hanno partecipato tre istituti scolastici del territorio – la Scuola dei mestieri Logos – Corsi IFP di Comiso, l’Istituto Professionale Alberghiero Principi Grimaldi di Modica e l’Istituto di Istruzione Superiore G. Marconi di Vittoria – i cui studenti, dopo tre giornate di visite guidate alla mostra e laboratori con lo chef Claudio Ruta, hanno realizzato tre piatti ispirati alle opere e alla vita di Renato Guttuso, interpretandone colori, emozioni e visioni attraverso la cucina. Alla presenza degli chef Claudio Ruta, Rosario Seidita (presidente URCS) e Giovanni Carnibella (presidente Cuochi Iblei), i ragazzi hanno presentato le proprie creazioni culinarie in una dimostrazione pubblica che ha coniugato arte e gusto.





A conclusione dell’evento, i partecipanti e le scuole coinvolte hanno ricevuto attestati di partecipazione, consegnati dal presidente della Società Operaia, Giorgio Solarino, insieme a targhe realizzate dalle Cantine Guardi Italia, in segno di riconoscimento per l’impegno e la creatività dimostrati.
«Questo progetto – ha spiegato Graziana Papale, presidente di Sikarte – nasce dal desiderio di far dialogare i linguaggi dell’arte e della cucina, offrendo ai giovani un’esperienza formativa completa, capace di unire emozione, cultura e creatività. Attraverso i laboratori e la mostra di Guttuso, i ragazzi hanno potuto scoprire come il colore, la materia e la composizione appartengano tanto alla pittura quanto alla gastronomia».

«La proposta didattica – ha detto Rosario Seidita, presidente URCS – ha consentito agli studenti degli alberghieri di creare un piatto ispirandosi all’arte figurativa. Si è trattato di un esercizio di comprensione cruciale nel percorso formativo dello studente, perché lo ha aiutato a capire come l’arte possa diventare stimolo per l’elaborazione di un piatto. Un legame davvero molto profondo, insomma. Così come ogni artista, infatti, attraverso la propria opera comunica un messaggio forte, il cuoco con la creazione culinaria esprime una sua filosofia di cucina frutto di studio, ricerca, conoscenza e sperimentazione del piatto stesso. Un esercizio che fa comprendere all’allievo il livello di professionalità che il nostro mestiere richiede».
«Portare i ragazzi degli alberghieri ad una mostra – ha concluso lo chef Claudio Ruta – con l’idea di far comprendere come si può creare un piatto ispirandosi alle opere della mostra stessa, è già un nobile intento. Lo studio dei dettagli del quadro e l’interpretazione dell’artista diventano, così, un modo divertente e creativo per esprimere la propria arte culinaria e per la realizzazione della ricetta. Infine, con l’assaggio, col confronto sulle percezioni e con gli abbinamenti degli ingredienti, si consente agli studenti di vivere una esperienza sensoriale in maniera completa».







































